Indice di percezione della corruzione 2021: La Certificazione ISO 37001 da i suoi frutti
L’indice di Percezione della Corruzione (CPI) di Transparency International misura la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica in numerosi Paesi di tutto il mondo. Ogni anno viene pubblicato il report contenente la classifica di 180 Paesi nel mondo. Lo fa basandosi sull’opinione di esperti e assegnando una valutazione che va da 0, per i Paesi ritenuti molto corrotti, a 100, per quelli “puliti”. La metodologia cambia ogni anno per riuscire a dare uno spaccato sempre più attendibile delle realtà locali.
Il report 2021 vede l’Italia, con un punteggio di 56 su 100, guadagnando 3 punti rispetto al 2020 compiendo così un balzo di ben dieci posizioni attestandosi al 42° posto, rispetto alla precedente 52esima posizione. Ancora lontana però la media dell’Unione Europea, che si attesta a 64,e rimangono aperte alcune questioni, fra cui il ritardo nella trasposizione della Direttiva europea 2019/1937 sul tema del whistleblowing, i cui termini sono scaduti a dicembre 2021, che consentirebbe di completare la disciplina contenuta nella legge 179/2017, la pubblicazione del registro dei titolari effettivi (trust) e il processo legislativo per la regolamentazione del lobbying. Va comunque precisato che dell’entrata in vigore della L.190/2012 in tema di prevenzione e la repressione della corruzione nella P.A., l’Italia ha guadagnato ben 14 punti, sintomo evidente del progresso e della crescente attenzione dedicata al problema negli ultimi dieci anni.
Il miglioramento fatto registrare, va sicuramente anche attribuito all’adozione, da parte delle organizzazioni del settore privato,del Sistema di Gestione per la prevenzione della corruzione ISO 37001:2016.
Difatti questa norma (chiamata Anti-bribery Management System)è stata strutturata con lo specifico intento di aiutare le Organizzazioni a combattere le diverse forme di corruzione e di promuovere una cultura d’impresa etica.
Per l’organizzazione, sia essa privata che pubblica, l’aver creato un sistema di gestione anti-corruzione è già un primo modo efficace per concretizzare delle azioni idoneea ridurre il rischio corruttivo e, di conseguenza, l’esposizione a responsabilità anche sotto il profilo dell’applicazione delle sanzioni previste dal D.lgs 231/2001.
Tra i principali vantaggi che si ottengono attraverso la certificazione ISO 37001 troviamo:
- La possibilità di sostenere, in caso di reato, che la propria Organizzazione abbia ispirato il proprio modello di prevenzione dei reati sulla base di uno Standard internazionale riconosciuto come “Best Practice”. Di conseguenza, gli amministratori di un’impresa potranno dimostrare di aver adottato un modello organizzativo per la prevenzione della corruzione, si potrà beneficiare di un effetto mitigatorio delle sanzioni previste dal D.lgs 231/2001.
- In temadi appalti pubblici, la Certificazione ISO 37001 faciliterà l’acquisizione del Rating di Legalità, da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. La stessa faciliterà anche l’acquisizione del Rating di Impresa da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
- La possibilità di accedere ai vantaggi derivanti dal Regolamento dell’Autorità Garante per la Concorrenza e per il Mercato sull’attribuzione del Rating di Legalità. Con la Certificazione ISO 37001 si potrà dimostrare oggettivamente di possedere il requisito utile al conseguimento del Rating di Legalità e cioè “di aver adottato modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione” (art. 3 lett. G Regolamento attuativo del Rating di Legalità).
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- Circa la competitività delle Organizzazioni, la Certificazione ISO 37001 diventerà sempre più un elemento distintivo non solo di tipo “etico”, ma anche di tipo “sostanziale”. La conformità allo standard ISO 37001 diventerà un elemento distintivo per partecipare a bandi pubblici.
Ufficio Legale CVI Italia
Dott. Franconi Mirko